IN QUESTO ARTICOLO TI AIUTIAMO A CAPIRE COME STANNO VERAMENTE LE COSE.
Sicuramente è obbligatorio da parte del Datore di lavoro sottoporre i propri lavoratori dipendenti alla frequentazione di un corso di formazione su come si opera in quota. Infatti il rischio dal quale bisogna tutelarsi è proprio l’operare in quota. Non è certo un rischio l’oggetto del lavoro in quota, nel nostro caso installare un sistema di “linea vita”.
Quindi la risposta alla domanda, se c’è un obbligo a frequentare un corso per essere installatori di linee vita è:
ASSOLUTAMENTE NO!
Non c’è nessuna norma che obbliga alla frequentazione di un corso per installatori di linee vita. E non è corretto, inoltre, far pagare dei soldi per la frequentazione di un tale corso che deve avere l’unico scopo informare sulle corrette procedure che bisogna seguire per effettuare l’installazione.
L’installazione di un qualsiasi dispositivo di ancoraggio espone l’installatore al rischio di caduta dall’alto: conseguentemente il personale impiegato per l’esecuzione di tali operazioni dovrà essere dotato di sistema anticaduta (scelti in base alle disposizioni contenute nelle Linee Guida INAIL) e di dispositivi di ancoraggio provvisori conformi alla norma UNI EN 795. Conformemente a quanto previsto dall’art. 73 e 77 del D.Lgs. 81/2008 il personale addetto ai lavori in quota deve essere preventivamente informato, formato ed addestrato in merito al corretto utilizzo del sistema anticaduta in sua dotazione (DPI di 3° categoria)
La “linea vita” è un sistema anticaduta che viene installato sulla copertura, (cosi come vengono installate le grondaie, le tegole, ecc.) costituita da ganci e ancoraggi, ed è fondamentale per la sicurezza di tutti coloro che, in caso di operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria (lattonieri, antennisti, manutentori, installatori, elettricisti, ecc..) devono operare sulla copertura dell’edificio.
La corretta progettazione della linea vita rappresenta la cosa più fondamentale.
Essa SI è regolamentata.
Il progettista deve progettare e creare un elaborato grafico con indicazione della posizione dei ganci e ancoraggi da installare; il progettista è inoltre tenuto a verificare, mediante calcoli, la resistenza della struttura di supporto, e relazionarne i risultati con relativa “relazione di calcolo”.
L’installatore della linea vita deve rilasciare, secondo la norma Uni EN 795, esclusivamente una certificazione di conformità e regolare installazione, cioè deve certificare di aver seguito tutte le istruzioni del progettista e di aver installato la linea vita, avendo seguito le specifiche del progettista e del produttore dei sistemi installati.
Quindi chi può installare una linea vita?
Qualsiasi impresa che sappia utilizzare un trapano è in grado di installare una linea vita.
La legislazione attualmente non richiede un’abilitazione specifica a colui che voglia installare questi sistemi.
Come dicevamo, fondamentale risulta essere la figura del tecnico abilitato che indica come dovranno essere fissati gli ancoraggi della linea vita alla struttura di supporto, e la scelta di un prodotto certificato.
Il prodotto per poter essere immesso sul mercato deve infatti essere marcato e corredato dal manuale d’uso e dalla dichiarazione di conformità. Questo garantisce la sicurezza dell’ancoraggio.
I problemi possono invece nascere da “come” la linea vita viene fissata e “dove” viene fissata.
Per questo motivo indispensabile è la figura del tecnico abilitato che si assume la responsabilità di indicare all’installatore le specifiche del fissaggio: numero e tipologia di fissaggio più idoneo in base alla struttura di supporto della copertura.
Una volta avute queste indicazioni, l’installatore non deve far altro che eseguire nel modo corretto le istruzioni ricevute dal tecnico abilitato per quanto riguarda il fissaggio, e dal produttore dei dispositivi per quanto riguarda gli ancoraggi, la fune e i relativi accessori.
Fatto ciò l’installatore rilascerà la dichiarazione di corretta installazione. In questo modo le responsabilità a cui va incontro sono limitate alla sola esecuzione dell’installazione e non alla modalità di fissaggio e al tipo di prodotto installato la cui responsabilità è demandata al Progettista ed al Produttore dei sistemi di fissaggio e degli accessori installati.
Salve,
avrei alcuni quesiti da sottoporvi:
1) sono necessarie abilitazioni particolari per installare linee vita?
2) sono necessarie particolari abilitazioni per svolgere le manutenzioni periodiche alle linee vita?
3) le manutenzioni periodiche ci sono dei protocolli normati da seguire , o si basa su cosa indica il produttore?
Buongiorno,
Come detto nell’articolo non è necessaria nessuna abilitazione per essere installatore di linee vita. Basta seguire le indicazioni del produttore e soprattutto del professionista/tecnico/ingegnere strutturista responsabile dei lavori dell’edificio sul quale viene installata. Il punto critico dell’installazione di una linea vita è uno solo: come e con cosa viene fissata la linea vita alla struttura. Solo un ingegnere può dire cosa usare (esempio che tasselli).
Per quanto riguarda i controlli periodici li può fare chiunque, meglio sarebbe se lo facesse chi ha installato la linea vita, e riguardano l’integrità della stessa (se ci sono segni di corrosione, morsetti allentati, fune troppo allentata, ecc). La normativa di riferimento è la 11560 che prevederebbe anche un controllo ogni 4 anni del punto di fissaggio (praticamente disattesa da tutti in quanto difficilmente ogni 4 anni si va ad aprire un tetto per effettuare questo controllo).
Per riassumere:
Chiunque può installare linee vita;
Chi installa può anche effettuare il controllo, riportando l’esito sul libretto di corretta installazione e manutenzione.